Avviato, dall'Università Sapienza di Roma, un progetto di ricerca volto ad esplorare come alcune caratteristiche psicologiche dei medici di medicina generale, in questo periodo di emergenza sanitaria, possa impattare sul loro stato di salute
Abbiamo intervistato le ricercatrici dell'Università Sapienza di Roma ideatrici del progetto: "Ricerca sul benessere psico-fisico dei medici di base durante l'emergenza COVID-19".
Siamo la Dott.ssa Silvia Monaco e la Dott.ssa Cinzia Di Monte, ricercatrici del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Università Sapienza di Roma e facciamo parte del gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Michela Di Trani, titolare della cattedra in “Intervento psicologico clinico per la promozione della salute”.
In tale cornice, abbiamo maturato una visione integrata della psicologia come disciplina che può e deve occuparsi della salute in tutte le sue forme, sia per i cittadini che per chi opera nella sanità. Sul piano pratico dell’intervento, miriamo ad una forma di promozione del benessere per diversi attori sociali (professionisti, pazienti ecc…).
Questo gruppo di ricerca, ormai da tempo, si occupa degli interventi psicologici in vari contesti di salute come ad esempio nel campo dell’obesità, della donazione degli organi e della procreazione medicalmente assistita.
Il progetto di ricerca che presentiamo è parte di una ricerca più ampia che ha l’obiettivo di esplorare come alcune caratteristiche psicologiche degli operatori sanitari, in questo delicato momento di emergenza sanitaria, impattino sul loro stato di salute.
Il progetto inizialmente nasce come rivolto al personale ospedaliero di alcuni ospedali romani, per poi essere ampliato a tutto il territorio nazionale ed anche ad altre figure sanitarie. In quest’ottica la nostra attenzione si è rivolta alla categoria dei medici di medicina generale ai quali è stato richiesto in questo momento di emergenza di continuare il loro lavoro di primo contatto delle famiglie con l’assistenza sanitaria, con dei carichi aggiuntivi notevoli ed anche con delle modalità del tutto inusuali.
In qualità di ricercatrici e psicologhe ci è sembrato opportuno iniziare una valutazione dello status psicofisico dei medici di medicina generale al fine di creare un intervento che possa tenere conto delle loro esigenze.
Al termine della ricerca i dati prodotti saranno utili per la creazione di un intervento di supporto che sia mirato ai medici di medicina generale e alle loro necessità. Tutto ciò nell’ottica di possibili collaborazioni con varie associazioni che siano dedicate ai medici di medicina generale, cosa che questo team di ricerca sta già avviando. Crediamo fortemente nell’utilità di una sinergia tra l’università e le associazioni del territorio nazionale.
Inoltre, essendo questa una ricerca che mira a valutare lo status psicofisico a lungo termine, è prevista una seconda fase di raccolta dati, un follow-up, da attuare all’incirca dopo sei mesi dalla fine della prima fase.
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