Sindrome del dolore pelvico cronico: diagnosi e terapia

Urologia

La sindrome del dolore pelvico cronico (CPPS) è una condizione frequente che può in alcuni casi compromettere la qualità di vita sociale, sessuale e personale del paziente che ne è affetto. Vediamo le cause e come trattare efficacemente la patologia

Il dolore pelvico cronico è una condizione patologica complessa e spesso di difficile diagnosi. L’area pelvica è una regione anatomica delimitata dal bacino e dalle strutture anatomiche in esso contenute e dalla muscolatura del piano perineale che include inoltre le zone sfinteriali anale ed uretrale. Data la moltitudine di organi e strutture interessate, l’origine stessa della sintomatologia dolorosa può avere cause differenti. Pertanto, il dolore pelvico cronico oggi rientra nella condizione più ampia e complessa di sindrome del dolore pelvico cronico (CPPS: Chronic Pelvic Pain Syndrome).

Come si manifesta la sindrome da dolore pelvico cronico (CPPS)?

Il quadro clinico può essere a volte sfumato mentre altre volte più accentuato fino ad invalidare la vita quotidiana e sociale del paziente.

Il dolore tipicamente localizzato a livello del perineo (zona tra i testicoli e l’ano), può essere irradiato ai testicoli, al pene, all’ano ma anche alla muscolatura della coscia o del bacino qualora si associ un quadro di ipertono della muscolatura locale interessata dai processi flogistici cronici tipici della patologia.

Inoltre, è frequente l’associazione con disturbi della sfera sessuale (disfunzione erettile, eiaculazione precoce, eiaculazioni dolorose) e disturbi disurici, ovvero fastidi o veri e propri dolori durante la minzione o urgenza minzionale, cioè l’impossibilità del paziente di trattenere l’urina.

Quali sono i fattori predisponenti e le cause di questa sindrome?

La predisposizione del paziente, associata ad elementi trigger quali stress, nervosismo, stazione seduta prolungata, utilizzo prolungato della bicicletta sono elementi favorenti l’insorgenza della condizione. E’ stata riscontrata un’associazione con la sindrome del colon irritabile o con altri disturbi gastrointestinali su base infiammatoria che possono favorire o accompagnare la sintomatologia tipica della CPPS.

Una delle principali associazioni con la sindrome del dolore pelvico cronico maschile è rappresentato dalla prostatite. La prostatite è un processo infiammatorio acuto o cronico a carico della prostata, nella maggior parte dei casi su base infettiva batterica. Tuttavia, in una certa percentuale di pazienti si parla di prostatite cronica abatterica, cioè non dovuta ad un’infezione batterica. In questi casi, il processo infiammatorio cronico determina un quadro locale di aumento di cellule infiammatorie e mediatori dell’infiammazione (citochine, prostaglandine, ecc) che sono responsabili dei sintomi e della cronicità del quadro clinico.

Come si cura la CPPS?

La CPPS richiede in genere un approccio multimodale per ottenere un’adeguata risposta terapeutica. Le forme di prostatite batterica richiedono terapie antibiotiche mirate e che spesso, come da linee guida, richiedono anche lunghi tempi di somministrazione.

Per le forme croniche o nel caso di assenza di fenomeni infettive sono oggi disponibili dei trattamenti farmacologici associati all’utilizzo di terapie innovative, in particolare le onde d’urto focalizzate a bassa intensità. L’utilizzo delle onde d’urto nei processi infiammatori è noto da molto tempo; in ambito urologico, tuttavia, è possibile il loro utilizzo da tempi recenti in quanto sono state messe a punto delle apparecchiature innovative che consentono la somministrazione mirata e focalizzata delle onde d’urto a bassa intensità.  

Dott. Carmelo Agostino Di Franco

Urologo

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