Calcoli delle vie urinarie: cosa sono e come prevenirli

Urologia

La calcolosi urinaria costituisce, in Italia, una delle patologie urologiche più frequenti. Scopriamo come prevenire i calcoli delle vie urinarie e come curare alimentazione e stile di vita per evitare questa condizione

Calcolosi urinaria: di cosa si tratta

I calcoli delle vie urinarie, definiti in gergo tecnico litiasi delle vie urinarie, rappresentano una delle patologie più frequenti nei Paesi occidentali e in Italia costituiscono una delle principali cause di accesso al Pronto Soccorso. Si stima che circa il 9-10 % della popolazione (quindi 10 persone ogni 100 abitanti) siano affetti da litiasi urinaria.

Perchè si formano i calcoli?

La formazione dei calcoli avviene per una serie di meccanismi che conducono alla precipitazione dei sali normalmente presenti nelle urine con la conseguente progressiva cristallizzazione degli stessi e quindi la formazione dei calcoli veri e propri. In linea generale, i calcoli reno-ureterali (quelli generalmente responsabili di colica renale) si formano all'interno dei calici renali, cioè in quelle strutture anatomiche del rene deputate alla raccolta e all'escrezione dell'urina.

Quali sono le cause?

Le cause della nefrolitiasi (o calcolosi renale) sono molteplici. Predisposizione genetica, familiarità e scarsa idratazione sono fattori sicuramente predisponenti alla formazione di calcoli. A questi si aggiungono infezioni batteriche, deficit di citrati, alterazioni del pH urinario, eccesso di calcio urinario e di ossalati, alcune patologie metaboliche come l'iperuricemia che contribuiscono al processo di litogenesi.

Calcolosi urinaria: come prevenirla

Modifiche dello stile di vita e delle abitudini alimentari rappresentano una valida arma per contrastare la calcolosi delle vie urinarie. Tuttavia, è da sottolineare che i calcoli urinari non sono tutti uguali ma hanno diversa composizione e pertanto anche gli accorgimenti alimentari devono essere mirati al singolo caso ed al singolo paziente.

Nel mondo occidentale la maggior parte dei calcoli sono costituiti da ossalato di calcio; si tratta di calcoli duri e di colorito nerastro (simile alla pietra lavica). In questi casi, tra gli accorgimenti alimentari oltre ad un'adeguata idratazione (almeno 2 litri di acqua oligominerale al giorno), inoltre è consigliato ridurre l'apporto di sale, cacao, alcune verdure a foglia verde (es. spinaci, bietole, prezzemolo) e legumi (fagioli, piselli). Fondamentale inoltre la salute e la regolarità intestinale, in quanto pazienti affetti da patologie intestinali infiammatorie croniche o con disbiosi intestinali hanno maggior probabilità di sviluppare calcoli.

Come già accennato, anche alcune patologie sistemiche come l'iperuricemia e la sindrome metabolica sono direttamente associate ad un maggior rischio di calcolosi urinaria. In modo particolare, i calcoli di urato (acido urico), possono formarsi anche in tempi brevi e spesso bilateralmente (ad entrambi i reni), e in alcune particolari condizioni possono condurre a quadri ostruttivi severi con insufficienza renale e conseguente necessità di un trattameno chirurgico in regime di urgenza.

Cosa fare?

Fondamentale la cura dell'alimentazione e un corretto stile di vita. Rivolgersi allo specialista in caso di storia personale o familiare di calcolosi urinaria per un check-up periodico. La diagnosi di I livello si basa sulla valutazione dell'esame delle urine e dell'ecografia integrata, qualora occorra, con esami di II livello come la TC. L'urologo valuterà il singolo caso fornendo le indicazioni più appropriate per la prevenzione o il trattamento della condizione.

Dott. Carmelo Agostino Di Franco

Urologo

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