Stress e disturbi psicosomatici: sintomatologia e cura

Psicoterapia

Può capitare a tutti di trovarsi in momenti di sovraccarico dove i pensieri si accumulano. Lo stress può avere riflessi psicosomatici; le difese immunitarie diminuiscono e possono nascere problemi fisici, cognitivi e comportamentali. Sintomi e cura

Come somatizziamo?

Vi capita mai di trovarvi in uno stato di angoscia tale per cui non riuscite più a spegnere il cervello, che poi vi causa disturbi anche a livello corporeo?

I disturbi psicosomatici sono una delle possibili risposte a situazioni di stress e di disagio della persona. Le emozioni soprattutto quelle difficili da gestire, come le preoccupazioni, l'ansia, la rabbia, il rimorso e il rimpianto possono tenere il nostro corpo sempre attivo come se ci trovassimo costantemente in uno stato di emergenza. Se questo succede per un tempo troppo lungo, più lungo di quanto il nostro corpo possa accettare e sopportare, tutto l'organismo "collassa"" e si trova in difficoltà.

Lo stress può facilmente portare a numerosi disturbi a livello fisico, cioè a vere e proprie malattie che comportano danni a livello organico. Possiamo così definire il disturbo psicosomatico come la risposta fisica a un disagio psicologico. 

I disturbi psicosomatici vengono a crearsi a partire da un'interazione di problemi legati a eventi di vita, allo stress che inevitabilmente viene a crearsi a casa o sul posto di lavoro, in relazioni che non sono di qualità, ma che anzi peggiorano il nostro stato d'animo. Lo stress per cui è una risposta psicofisica a una quantità di stimoli (emotivi, mentali, ambientali) percepiti come eccessivi dalla persona.

Lo stress può essere provocato da diversi fattori

  • Eventi della vita sia piacevoli che spiacevoli, come matrimonio, nascita di un figlio, morte di una persona cara, divorzio o pensionamento.

  • Cause fisiche, il freddo o il caldo intenso, abuso di fumo o alcol, eventi invalidanti.

  • Fattori ambientali, mancanza di abitazione, ambienti rumorosi, inquinanti.

  • Malattie organiche, quando il nostro corpo è affeto da malattia l'intero organismo, nel tentativo di difendersi, si pone in uno stato di tensione che, nella maggior parte dei casi per le scarse difese sfocia in una condizione di stress.

  • Eventi catastrofici ambientali e sociali, come terremoti, alluvioni e pandemie. 

Sintomi dello stress

I sintomi dello stress possono essere fisici e tra questi abbiamo i seguenti:

  • mal di testa,

  • dolore di schiena,

  • indigestione,

  • male allo stomaco,

  • tachicardia,

  • sudorazione alle mani,

  • extrasistole,

  • problemi di sonno,

  • agitazione e irrequietezza,

  • stanchezza,

  • vertigini,

  • perdita di peso,

  • problemi sessuali,

  • suoni alle orecchie (acufeni, tintinni e fischi).

​​​​​​​Possono poi essere sintomi comportamentali, come:

  • digrignare i denti,

  • attitudine alla prepotenza,

  • aumento dell'uso di alcolici,

  • mangiare compulsivamente (fame nervosa),

  • criticare gli altri,

  • impossibilità di portare le cose a termine.

​​​​​​​Poi abbiamo quelli emozionali, ovvero:

  • piangere,

  • enorme senso di pressione,

  • nervosismo,

  • ansia,

  • rabbia,

  • sentire che non c'è significato nel vivere,

  • solitudine,

  • tensione,

  • sentire di essere sul punto di esplodere,

  • infelicità senza un valido motivo,

  • sentirsi impotenti a cambiare le cose,

  • sentirsi agitati o sconvolti.

I sintomi dello stress detti cognitivi sono invece:

  • difficoltà a pensare in maniera chiara,

  • impossibilità nel prendere decisioni,

  • dimenticare le cose e distrarsi facilmente,

  • pensare di scappare via,

  • mancanza di creatività,

  • preoccuparsi costantemente,

  • perdita di memoria,

  • perdita di senso dell'umorismo.

​​​​​​​Può capitare a tutti di trovarsi in momenti di sovraccarico, dove i pensieri si accumulano e spesso provocano mal di testa. "Devo fare mille cose!". La testa è la sede del pensiero razionale, ma quando si trova di fronte a un imprevisto o a un improvviso cambiamento, principale fonte di stress, può provare un timore paralizzante: le certezze cadono, i programmi vacillano e tutto ciò può tradursi a livello corporeo in una forte cefalea.

Lo stress può avere riflessi nocivi anche sullo stomaco, le difese immunitarie diminuiscono e così si possono creare infiammazioni e bruciori che possono costituire le premesse di un'ulcera. Lo stress può anche creare problemi dell'apparato respiratorio, così come al sistema endocrino, al sistema cutaneo e causare disturbi del sonno.

Il ruolo che le emozioni giocano in tutto ciò è fondamentale perché esse possono creare o aggravare dei danni già presenti a livello organico. La difficoltà che si viene a creare con il disturbo psicosomatico è che spesso la persona fa fatica a capire se si trova di fronte a un mero problema fisico o a qualcosa di più complesso e legato a una situazione emotiva compromessa.

Soffrire di un disturbo psicosomatico non significa avere un dolore immaginario, ma è piuttosto un male reale e come tale va trattato. Tutte le malattie vanno considerate nell'ottica psicosomatica, cioè di stretta interazione tra mente e corpo.

In molti casi la cosa migliore è quella di riuscire a sfogarsi, a buttar fuori quello che si sente per non rischiare che alcuni disturbi si cronicizzano. Proprio per il tipo di problema che le malattie psicosomatiche pongono, cioè l'interazione mente e corpo, un intervento soltanto medico seppur assolutamente necessario per scludere problematiche serie, non può essere la sola soluzione in quanto non approfondisce la causa a monte del problema. Per questo motivo non solo è consigliato a è anche davvero importante l'utilizzo della psicoterapia.

Se somatizzare significa spostare il problema su una parte del corpo, il lavoro in psicoterapia fa esattamente il contrario, ovvero riporta l'attenzione sulla parte emozionale  e relazionale del problema, cercando di capire da dove è partito per poi poter lavorare insieme al fine di migliorare lo stato emotivo.

Vi sono diversi approcci terapeutici che possono essere veramente d'aiuto; da quelli psicocorporei come l'analisi bioenergetica che cura sia l'aspetto emotivo che il suo impatto sul corpo, così come la mindfulness e il neurofeedback che aiutano a modificare schemi disfunzionali che influiscono negativamente sul nostro approccio alla vita.

Se si riesce, insieme al terapeuta, a trovare e dare un senso ai disturbi che ci affliggono, si può provare a ritrovare il proprio equilibrio emotivo e di conseguenza il proprio benessere psicofisico.​​​​​​​

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