Cefalea muscolotensiva: cos’è e come gestirla

Osteopatia

Un problema comune nella vita sempre più frenetica di questi giorni che ha bisogno di un approccio mirato con una prospettiva globale

Cefalea muscolotensiva: cos’è

La cefalea muscolotensiva è una sintomatologia dolorosa che si manifesta tipicamente a livello della testa e del collo con durata variabile da qualche ora a qualche giorno. Il dolore si presenta diffuso, a volte pulsante, con la sensazione di avere un casco in testa fino a coinvolgere anche gli occhi. Quando la sintomatologia non è intensa, una blanda attività fisica può attenuare il dolore o comunque non lo peggiora. Spesso insorge al pomeriggio o alla sera, associandosi frequentemente a giornate o periodi di lavoro e stress intensi.

Classificazione

Questo tipo di cefalea, da distinguere dall’emicrania e dalla cefalea a grappolo, viene convenzionalmente classificata secondo l’IHS (International Headache Society) in:

  • Cefalea miotensiva infrequente con circa 1 episodio al mese

  • Cefalea miotensiva frequente con episodio compresi tra 2 e 14 episodi al mese per almeno 3 mesi in un anno

  • Cefalea miotensiva cronica con più di 14 episodi in un mese per almeno 3 mesi in un anno

Diversi studi hanno valutato la diffusione di questo problema nella popolazione comune riportando che fino all’80% delle persone riferisce di aver avuto almeno un episodio di cefalea miotensiva, un problema quindi molto diffuso. 

Meccanismo

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I meccanismi per cui insorge questa problematica non sono ancora del tutto identificati. Appare abbastanza chiaro il coinvolgimento dei muscoli della base del cranio e del collo che si sensibilizzano, provocando quindi dolore anche per stimoli che non dovrebbero provocarlo, e questo porta all’insorgenza del dolore. Questo processo, ripetendosi nel tempo, porta ad una sensibilizzazione tale per cui il dolore insorge sempre più frequentemente e facilmente fino a diventare cronico. La manifestazione clinica di questo problema, oltre a dolore e senso di oppressione come si è detto prima, può comprendere una limitazione al movimento del capo e del collo in una o più direzioni. Generalmente non si manifestano sintomi vegetativi come vertigini e nausea.

 

Cefalea muscolotensiva: possibili cause

Questo processo di ‘sovraccarico’ dei muscoli si può instaurare per vari motivi tra i quali ad esempio:

  • Vizi posturali assunti ad esempio durante la giornata lavorativa passata davanti al computer o a studiare;

  • Problemi di vista che, se mal corretti, portano ad uno sforzo non solo della muscolatura intrinseca ed estrinseca dell’occhio, ma anche dei muscoli alla base del collo;

  • Masticazione scorretta, che può produrre uno squilibrio posturale locale nella muscolatura del collo;

  • Stress, ansia e stanchezza sono fattori non strettamente fisici, ma che influenzano molto il corpo nel suo insieme e di conseguenza anche la componente muscolare coinvolta nel meccanismo di insorgenza della cefalea;

  • Fattori ormonali che possono ricondurre al fatto che in alcune donne l’insorgenza della cefalea si associa ad alcuni periodi del ciclo mestruale.

Cefalea muscolotensiva: approccio osteopatico

La terapia convenzionale generalmente prevede l’uso di farmaci che vanno ad agire rapidamente sul sintomo riducendo dolore e senso di oppressione. Purtroppo però, questo effetto farmacologico, non va a ripristinare gli equilibri della testa e del collo, e più in generale del corpo, per cui presto o tardi i sintomi tenderanno a ripresentarsi e sarà nuovamente necessario l’uso di farmaci.

L’approccio osteopatico, attraverso una valutazione attenta e soprattutto globale del paziente, mira a cercare le cause che portano all’insorgenza della cefalea. Verrà valutato il corpo nel suo insieme e poi i vari distretti per trovare le zone disfunzionali da trattare con tecniche manuali specifiche.

L’obiettivo è quello di riportare il corpo nella miglior condizione possibile per poter poi affrontare la quotidianità e gli stress, fisici e non, ad essa legati.

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