Vaccino anti-Covid: in Italia fino a 40 milioni di dosi


Vaccino anti-Covid: in Italia fino a 40 milioni di dosi

Continua la lotta alla pandemia di Covid-19 che sta investendo la quasi totalità degli Stati mondiali. Finalmente sembrerebbe che la ricerca sia arrivata ad un importante svolta

Chi ha scoperto il vaccino anti-Covid?

Il presidente della Pfizer, Albert Bourla, ha annunciato che unitamente alla Biontech tedesca si è riusciti a sviluppare un vaccino anti-Covid. Questo è risultato efficace nel prevenire il 90 per cento delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione, che è ancora in corso. Un risultato straordinario se si pensa ai tempi davvero brevi di ricerca. Le due aziende hanno, difatti, annunciato in una pubblicazione di voler chiedere l'autorizzazione per la produzione all'ente FDA americano.

Come sarà ripartito il vaccino nel mondo?

La ripartizione delle dosi di vaccino anti-Covid avviene sulla base della popolazione di ciascun Stato membro rispetto al totale degli abitanti dell'Unione. Stando a questi calcoli, quindi, all'Italia spetterebbero circa 40 milioni di dosi di vaccino a fronte di 300 milioni di dosi concordate dall'UE. Ammontano a 27,2 milioni le dosi di vaccino Pfizer che andrebbero assegnate all'Italia nella prima tranche di acquisto più altre 13,5 milioni in una fase successiva.

I soggetti che potranno accedere alla vaccinazione sono circa la metà delle dosi disponibili in quanto è necessaria una doppia inoculazione. Perciò si pensa che sia necessario vaccinare prima le categorie a rischio come: anziani, soggetti fragili e operatori sanitari. Si tratta, quindi, di un primo intervento sicuramente utile nella lotta al coronavirus. La distribuzione del vaccino si stima possa iniziare nei primi mesi del 2021. 

Alcuni commenti

"Le notizie di oggi sul vaccino anticovid sono incoraggianti. Ma serve ancora tanta prudenza. La ricerca scientifica è la vera chiave per superare l'emergenza. Nel frattempo non dobbiamo mai dimenticare che i comportamenti di ciascuno di noi sono indispensabili per piegare la curva". Queste le parole del nostro ministro della Salute Roberto Speranza, espresse su Facebook.

"Allo stato attuale è probabile che si possa arrivare velocemente come mai prima nella storia dell'umanità a un vaccino contro un nuovo virus", ha detto Jens Spahnministro della Salute tedesco, commentando i dati pubblicati da Biontech e Pfizer. "Possiamo essere ottimisti", ha aggiunto.



Fai una domanda allo specialista

Fai una domanda