Vai dal cardiologo quando guidi?

Medicina Legale

Vediamo insieme quali sono le patologie legate al cuore che secondo il codice della strada non consentono l'uso dell'automobile

Patologie legate al cuore: 15% degli incidenti stradali causati da un problema cardiaco

Il nuovo codice della strada sollecita l’attenzione di tutti ai problemi di cuore. Non di carattere sentimentale, ma perché l’analisi degli incidenti stradali ha dimostrato che nel 15% dei casi si è verificato un malore con attacco cardiaco ischemico. Spesso fatale. Senza tempo di preavviso sufficiente a rallentare la corsa del veicolo, con gravi lesioni o addirittura morte del conducente o di altri utenti della strada.  Particolare attenzione quindi alla patente di guida, che non dev’essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti colpiti da un'affezione cardiovascolare, tale da provocare una repentina alterazione delle funzioni cerebrali, ritenuta incompatibile con la sicurezza della guida.

Patologie legate al cuore che non consentono l'uso dell'auto

Il codice della strada ha stilato un elenco di quelle che sono le patologie cardiache che non consentono l’uso dell’auto:

- gravi disturbi del ritmo cardiaco;

- anomalie della pressione arteriosa;

- angina pectoris;

- infarto del miocardio.

 

- Disturbi del ritmo cardiaco

Per il primo caso ricordiamo che il nostro cuore ha la funzione di pompare il sangue agli altri organi del corpo, coordinata dal circuito elettrico naturale. Un'irregolarità a questo livello viene definita aritmia o disturbo del ritmo cardiaco.

Le aritmie sono molto diffuse, colpiscono milioni di persone in tutto il mondo e possono manifestarsi come rallentamento o accelerazione del ritmo cardiaco. Queste anomalie possono passare inosservate o causare palpitazioni, con consapevolezza del battito rapido, vertigini e addirittura svenimenti. Il cardiologo prescriverà le cure del caso, l’eventuale applicazione di un pacemaker o di un defibrillatore automatico impiantabile (ICD) e certificherà ai fini dell’idoneità alla guida. Il pacemaker o segna ritmo è un apparecchio capace di stimolare elettricamente al giusto ritmo. Il suo impiego è ormai divenuto di routine. Oltre 60.000 dispositivi vengono impiantati ogni anno per regolare il battito cardiaco, permettere una vita normale e sicurezza sulla strada.

L’impianto ICD è costituito da un generatore impiantato sottocute e da uno o più elettrocateteri posizionati nelle camere cardiache, in grado di rilevare, interpretare e memorizzare l’attività elettrica intrinseca del cuore e, all’occorrenza, di erogare stimolazioni o shock elettrici. E’ in grado di riconoscere una tachiaritmia ventricolare maligna e di erogare automaticamente una terapia elettrica immediata, scongiurando la morte improvvisa.

I dispositivi vanno controllati periodicamente e, dopo il primo impianto, è necessario astenersi dalla guida almeno per sei mesi. Nei casi dubbi, dispone la legge, il giudizio di idoneità verrà espresso dalla commissione medica locale, presso le ASL, che può avvalersi della consulenza di uno specialista appartenente alle strutture pubbliche. La commissione terrà nel debito conto i rischi o pericoli addizionali connessi con la guida di veicoli pesanti o per il trasporto di più persone.

- Anomalie della pressione arteriosa

E’ tassativo anche il controllo periodico della pressione arteriosa, perché la guida può essere causa di alterazioni, soprattutto nel traffico intenso e caotico delle grandi città, con eccitazioni emotive e neurosensoriali, con perfrigerazioni anche intense soprattutto nei motociclisti e nei guidatori professionali, tassisti, camionisti. Rischiosi possono essere anche il carico-scarico di oggetti pesanti, il cambio di una ruota in seguito a una foratura, la guida invernale con l’impiego di catene da neve o l’esecuzione sulla strada di riparazioni di fortuna. La pressione elevata, soprattutto se non ben controllata, presuppone attenzione ad altri fattori di rischio quali la presenza di familiari con malattie di cuore, il diabete, abitudini sedentarie, abusi alimentari, alcolici e fumo.

- Angina pectoris

L'angina pectoris, una seria sindrome clinica causata da un'insufficiente irrorazione sanguigna, generalmente per un ridotto periodo di tempo, di solito pochi minuti. Non provoca mai un danno permanente al cuore, proprio a causa della breve durata della diminuzione del flusso, ma un dolore retrosternale, nel mezzo del torace, costrittivo e oppressivo che si accompagna alla sensazione di mancanza del respiro. Il pericolo per la guida impone controlli specialistici ravvicinati, almeno una volta all’anno.

- Infarto del miocardio

L’infarto è la necrosi di un tessuto in conseguenza all'arresto del flusso sanguigno dovuto a occlusione o rottura vascolare. La necrosi è la morte del tessuto cellulare cardiaco e, se si prolunga per più di venti minuti, causa danni permanenti al cuore. E’ necessario astenersi dalla guida per un periodo che il cardiologo, con opportuni esami, potrà valutare.

Ricordiamo infine che nei casi di gravissime patologie è ormai possibile essere sottoposti a trapianto cardiaco e che secondo una recente direttiva europea la commissione medica locale, sempre dopo controlli specialistici regolari, può autorizzare alla guida per periodi limitati.

Nel dubbio consultare sempre il cardiologo.

Contatta l'autore