Unghia incarnita: come risolverla definitivamente

Podologia

Un problema spesso sottovalutato che può condizionare notevolmente la vita quotidiana è l'unghia incarnita. Spesso questa condizione viene gestita in maniera sbagliata ricorrendo all’asportazione chirurgica. Vediamo come è bene procedere

Molto, troppo spesso arrivano nel mio studio pazienti che da diversi anni combattono con questo problema. La reazione dopo la prima visita è sempre la stessa: perchè nessuno me lo ha detto prima? 

Unghia incarnita: di cosa si tratta

L’unghia incarnita è una patologia che riguarda principalmente l’alluce, ma che in alcuni casi può colpire anche le altre dita dei piedi. È causata da un piccolo frammento di unghia che si infilza nella pelle andando a creare una lesione. Questa non potrà rimarginarsi spontaneamente proprio per la presenza di quel frammento che anzi, nei giorni successivi per via della naturale crescita dell’unghia, andrà ad infilzarsi sempre di più. 

Il dito appare gonfio e molto dolente, in alcuni casi diventa quasi impossibile riuscire ad indossare le normali calzature. L’infezione è molto frequente e se trascurata può portare alla formazione di una piccola escrescenza molto vascolarizzata, detta granuloma

Onicocriptosi - Studio Di Palma Lodi

Perchè si verifica questo problema?

Nella maggior parte dei casi il problema è dovuto a un errato taglio dell’unghia o ad un evento traumatico che comporta la rottura dell’unghia stessa. Vengono colpiti indiscriminatamente sia gli uomini che le donne di tutte le fasce d'età, anche se l’incidenza è molto più alta nei bambini e negli adolescenti.

Esiste una predisposizione alla problematica legata perlopiù alla forma dell’unghia; una lamina molto incurvata o con i bordi ungueali che tendono a sormontare l’unghia nella sua parte laterale è sicuramente un fattore predisponente all’insorgenza di tale patologia.

Come si può risolvere questo problema?

Esistono diversi approcci. Oggi cercheremo di capire le varie possibilità terapeutiche e i pro e i contro di ogni tecnica. 

Approcci sconsigliati

Spesso i pazienti affetti da questo problema si rivolgono al Pronto Soccorso o al proprio medico di base e in molti casi viene suggerito un consulto con il chirurgo il quale propone l’asportazione della lamina ungueale. Questa è sicuramente la tecnica più sbrigativa (soprattutto per il medico) ma è fortemente sconsigliata se non è strettamente necessaria in quanto può dare facilmente recidive o alterazioni anche irreversibili dell’unghia, oltre a essere particolarmente spiacevole per il paziente.

Altre volte ci si rivolge invece alle estetiste, le quali però non hanno competenze per gestire tale problematica; queste se sono preparate sanno consigliare e indicare a chi rivolgersi, ma spesso provano a gestire il problema in autonomia andando quasi sempre a peggiorare la situazione.

Approcci consigliati

La due tecniche da prediligere, sono quella conservativa eseguita dal podologo e l’onicectomia parziale con fenolizzazione della matrice eseguita dal chirurgo o dal dermatologo.

La tecnica conservativa viene eseguita dal podologo, il quale asporterà solo il pezzetto di unghia laterale che essendo infilzato nel solco ungueale causa il problema e dovrà gestire poi la fase acuta e la ricrescita dell’unghia. È fondamentale per una guarigione definitiva seguire l’unghia durante tutto il percorso di ricrescita. Per fare questo l’ideale è ricorrere alla tecnica della ricostruzione ungueale. Utilizzando delle apposite resine è possibile ricostruire la parte di unghia asportata facendo sì che la lamina possa ricrescere senza andare nuovamente ad incarnirsi.

Studio Di Palma Lodi

La tecnica dell’onicectomia parziale con fenolizzazione della matrice è una tecnica invasiva essendo chirurgica e consiste nell’asportazione, dopo aver effettuato un’anestesia locale, della parte laterale dell’unghia e l’iniezione di un liquido (fenolo) in grado di distruggere la matrice ungueale. In questo caso la parte laterale di unghia asportata non dovrebbe più ricrescere essendo stata distrutta la relativa parte di matrice ungueale. L’unghia risulterà quindi più stretta rispetto a come era in origine. La stessa cosa si può ottenere anche senza la fenolizzazione, rimuovendo chirurgicamente la parte di matrice ungueale laterale. 

Studio Di Palma Lodi

Esiste infine la possibilità di eliminare chirurgicamente l’intera unghia e la sua matrice. In questo modo non ricrescerà più l’unghia. Questa soluzione va valutata con molta attenzione perchè non è reversibile e il paziente si ritroverà completamente senza unghia.

Come sempre l’importante è rivolgersi a professionisti specializzati e preparati sul trattamento di questa problematica. Normalmente è da prediligere l’approccio conservativo in quanto in grado di dare grande sollievo immediatamente e permette al paziente di svolgere la propria vita senza alcuna limitazione. Se però si nota che il problema tende a recidivare molto spesso o non riesce ad arrivare ad una risoluzione  definitiva conviene valutare la fenolizzazione. La tecnica conservativa richiede necessariamente una serie di sedute in quanto l’unghia andrà seguita per tutta la sua ricrescita. Per chi invece preferisce non metterci troppo tempo e vuole una soluzione drastica e il più rapida possibile l’ideale è utilizzare la tecnica della fenolizzazione

Unghia incarnita: possibili complicazioni

Di seguito sono elencate le possibili complicanze di ogni tecnica:

Tecnica conservativa

  • Tempi lunghi

  • Recidiva dell’unghia incarnita (non molto frequente)

  • Mancata completa risoluzione del problema

Fenolizzazione

  • Mancata distruzione della matrice da parte del fenolo, in questo caso la parte di unghia laterare ricomincerà a crescere e potrà incarnirsi nuovamente.

  • Recidiva dell’unghia incarnita (non molto frequente). 

  • Alterazione della forma dell’unghia nella parte laterale.

  • Asportazione eccessiva della parte di unghia da distruggere con successivo aspetto alterato della lamina.

Asportazione chirurgica

  • Unghia spessa

  • Unghia sollevata, non ben attaccata al letto ungueale

  • Eccessiva curvatura della lamina

  • Recidiva dell’unghia incarnita (molto frequente)

  • Unghia alterata nella sua forma in maniera irreversibile

  • Medicazioni molto dolorose i giorni successivi l’intervento (garza che si attacca al letto ungueale)

  • Se viene distrutta o asportata la matrice non crescerà più l’unghia.

Contatta l'autore