Sindrome di De Quervain: la tendinite delle neo mamme

Ortopedia e Traumatologia

Diffusa tra lavoratori manuali di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, la patologia è anche molto frequente durante la gravidanza o la fase di allattamento. Ecco come riconoscerla e trattarla

Il Morbo di De Quervain è una tendinite che coinvolge il pollice ed il polso. Questa sindrome è stata descritta per la prima volta nell’edizione del 1893 del manuale di Gray’s anatomy e nominata distorsione della lavandaia, con ovvio riferimento alle donne che più frequentemente ne erano colpite in quel periodo storico.

Quali sono i sintomi?

Un forte dolore al polso, in corrispondenza della base del pollice, che diviene particolarmente acuto nei movimenti di presa a pinza, tra pollice e indice. Anche i movimenti di estensione del pollice possono essere molto dolorosi.

Chi sono i soggetti più colpiti dalla tendinite al polso?

soggetti più colpiti sono i lavoratori/lavoratrici manuali di età compresa tra i 30 e 50 anni. In generale le donne, più frequentemente degli uomini, lamentano questo tipo di infiammazione.

Il morbo di De Quervain è anche detto sindrome della balia poiché si può verificare sia durante la gravidanza (per alterazioni ormonali) che durante l’allattamento (alterazioni ormonali ed aumento del carico di lavoro). Talvolta possono essere colpite anche le nonne quando è presente un nipote piccolo in casa.

Come viene effettuata la diagnosi? 

La diagnosi di questo disturbo è sostanzialmente clinica, questo vuol dire che non sono necessari esami, ma è sufficiente recarsi dal medico. 

Solitamente viene eseguito il test di Finkelstein che consiste nel chiudere la mano a pugno, avvolgere il pollice con le altre dita e flettere il polso verso il mignolo. Talvolta per confermare la diagnosi possono essere utili radiografia ed ecografia del polso.

Come si cura la Sindrome di De Quervain?

 Il trattamento prevede:

  • il riposo, per quanto possibile 

  • l’utilizzo del ghiaccio

  • confezionamento di un tutore per il polso e primo dito

  • quando le altre terapie conservative non hanno dato risultati può essere valutata la possibilità di effettuare una infiltrazione con cortisone.

Quando si ricorre all’intervento chirurgico?

Se i trattamenti incruenti non dovessero dare risultati stabili è necessario prendere in esame seriamente il trattamento chirurgico. L’intervento si effettua in anestesia locale in regime ambulatoriale, non è necessario dormire in ospedale.

Il trattamento chirurgico consiste nell’aprire il tetto del canale attraverso cui passano i tendini del pollice mediante una incisione di circa un centimetro a livello del polso. Dopo l’intervento è necessario indossare una stecca o un tutore per 15 giorni; quindi iniziare un ciclo di fisioterapia.

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